Economia Circolare: Italia prima in Europa, seguita da Germania e Francia
Ottimi traguardi per l’Italia, che si posiziona al primo posto della classifica europea stilata nel Rapporto Nazionale sull’ Economia Circolare in Italia 2020, ma ci sono molti aspetti su cui migliorare. Quali sono gli strumenti che le organizzazioni possono mettere in atto?
I dati dell’IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, ideatore e promotore del marchio PSV), dimostrano come l’economia circolare e il riciclo siano temi sempre più attuali e incidenti sull’economia italiana. Secondo i dati, il settore ha un valore di oltre 30 miliardi di euro e nel 2018 circa 1 milione di tonnellate, sono plastiche riciclate provenienti dall’economia circolare.
Il dato non è positivo solo dal punto di vista quantitativo, ma anche per la varietà di settori applicativi di materiali plastici riciclati. Oltre i settori più prevedibili come quello dell’edilizia e degli imballaggi (shopper, contenitori per cosmetici e alimenti), è possibile trovare materiali plastici riciclati anche in categorie merceologiche come occhiali da sole e da vista, arredo per ufficio, arredo commerciale e diversi prodotti per la casa.
I dati confermano quanto in Italia, il tema della sostenibilità ambientale ha coinvolto molte imprese e la maggior parte degli operatori economici spinti dall’evoluzione delle scoperte scientifiche, le crescenti richieste del mercato e dalla pressione normativa.
I traguardi italiani in ottica di economia circolare proseguono anche per tutto il 2019 e 2020. Il nostro Paese si posiziona infatti al primo posto della Classifica Europea stilata sulla base dell’indice complessivo di circolarità, ovvero il valore attribuito ad una serie di indicatori come il grado di uso efficiente delle risorse, l’utilizzo di materie prime seconde e innovazione nelle categorie di produzione, consumo e gestione dei rifiuti.
Questo è il dato che emerge dal Rapporto Nazionale sull’Economia Circolare in Italia 2020, realizzato dal Circular Economy Network, la rete promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile insieme a 13 aziende e associazioni di impresa e dall’Enea.
I criteri utilizzati per la classifica (Produzione, Consumo, Gestione dei rifiuti, utilizzo di materie prime seconde e Innovazione e Investimenti) sono gli ambiti in cui le aziende possono andare ad agire concretamente. Uno degli strumenti che permette di implementare piani operativi nel pieno rispetto dei criteri imposti dall’economia circolare è l’ottenimento di certificazioni, che permettono non solo di attuare, monitorare ma soprattutto dimostrare quali azioni vengono svolte.
I Servizi Kiwa per il Recycling e l’Economia Circolare
Per poter riutilizzare il materiale riciclato o rigenerato, è importante che questo soddisfi i requisiti di qualità e ambientali applicabili. I servizi Kiwa di Certificazione di Prodotto consentono alle aziende del settore di recuperare in modo efficiente le materie prime riutilizzabili e di determinarne la qualità in relazione a determinate proprietà del prodotto rispetto a requisiti definiti da schemi di certificazione internazionali.
Scopri le Certificazioni di Prodotto
Le potenzialità del materiale riutilizzabile dipendono fortemente dal modo in cui esso viene riciclato. Per garantire che i materiali recuperabili soddisfino i requisiti di qualità e ambientali applicabili, è importante che il processo di riciclo sia progettato in modo ottimale. La Certificazione del proprio Sistema di Gestione, in funzione della Qualità, dell'Ambiente, dell'Efficientamento Energetico, supporta le aziende del settore ad ottimizzare i propri processi in tutte le fasi del business.
Resta aggiornato su tutte le novità
Iscriviti alla Kiwa Newsletter per rimanere costantemente aggiornato sulle novità del gruppo, gli aggiornamenti normativi, gli sviluppi di mercato e i corsi in primo piano!