La “cultura della Qualità” tra i benefici economici sociali: il nuovo studio dell’Osservatorio Accredia.
In un contesto economico e culturale in profondo mutamento e che in questa fase di ripartenza si ritrova a far fronte a molteplici sfide soprattutto di carattere economico, segnali positivi arrivano dall’ Osservatorio Accredia, che grazie all’analisi “Accreditamento e certificazioni. Valore economico e benefici sociali” realizzata con Prometeia, fa emergere dati estremamente positivi per il settore TIC e per l’infrastruttura della Qualità, sia dal punto di vista economico che sociale.
Infatti, con l’obiettivo di misurare la crescita economica che deriva dall’interazione tra le attività di accreditamento e quelle di certificazione, ispezione, prova e taratura, è chiaro come una loro ulteriore diffusione possa rappresentare un’occasione di crescita addizionale per il Paese e come i principi di competenza, indipendenza e trasparenza alla base dell’Infrastruttura della Qualità siano cruciali per la definizione di percorsi innovativi e sostenibili per il prossimo futuro.
Benefici economici
Dallo studio condotto dall’Osservatorio ACCREDIA, emerge il ruolo rilevante del settore TIC nel condizionare positivamente la performance del sistema economico italiano. Si stima infatti che in termini monetari il capitale TIC abbia generato negli anni 2013-2018 un ammontare cumulato di valore aggiunto di 10,8 miliardi di euro, pari a una media annua di 2,2 miliardi di euro.
Inoltre, meritevole di attenzione è il focus sulle oltre 88 mila imprese italiane con un sistema di gestione certificato sotto accreditamento. Confrontando infatti imprese certificate e imprese non certificate ma con caratteristiche analoghe, si evidenzia come la certificazione accreditata determini una crescita del fatturato nei 2 anni successivi all’adozione che varia dal 2% al 18% in funzione del settore di appartenenza e dello standard in questione, rendendo imprese e organizzazioni più performanti e competitive.
Benefici per la collettività
Ai benefici di carattere economico si affiancano molteplici benefici di carattere ambientale e sociale, che ammontano approssimativamente a circa 1,3 miliardi annui. Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, le aziende italiane, grazie alle certificazioni ambientali, sono in grado di ridurre le proprie emissioni di gas serra in media del 6,9% rispetto alle aziende concorrenti; un risparmio che vale complessivamente oltre 7,7 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti annue.
Anche lo sviluppo delle certificazioni energetiche, e in particolar modo della certificazione ESCo, EGE e SGE, ha aiutato a ridurre i consumi primari di energia dell’1,7% annuo contribuendo così a ridurre le emissioni annue di CO2 di oltre 6 milioni di tonnellate nel 2018.
Dal punto di vista sociale invece, esemplificativo è il caso delle aziende che hanno adottato sistemi di gestione per la sicurezza del lavoro. Queste infatti hanno visto una riduzione degli infortuni di circa il 16% che si traduce in una riduzione dei costi sociali annui di circa 300 milioni di euro.
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