13 aprile 2021

Rapporto sull’Economia Circolare 2020: Italia ancora al primo posto

In occasione della Conferenza nazionale sull’economia circolare 2020, è stato presentato in diretta streaming il Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia 2020, realizzato dal Circular Economy Network (Cen), in collaborazione con Enea.

Rapporto sull’Economia Circolare 2020

Il rapporto, con un particolare focus sulla bioeconomia e sul suo ruolo nel contesto della crisi climatica, tira le somme sulle principali misure di carattere strategico, normativo ed economico adottate in materia di economia circolare a livello nazionale ed europeo, offrendo un quadro aggiornato del peso dell’economia circolare in Italia e confrontandolo con quello dei maggiori Paesi europei. Tra le novità più rilevanti individuate sia a livello nazionale che europeo c’è sicuramente l’iniziativa promossa a dicembre 2019 dalla nuova Commissione Europea con il Green Deal che punta a fare della sfida climatica e della transizione ecologica un’opportunità per un nuovo modello di sviluppo, consentendo all’Europa di esercitare una funzione di leadership sulla scena mondiale. L’obiettivo è infatti divenire il primo continente climate-neutral entro il 2050, rafforzando la competitività dell’industria europea e assicurando una transizione ecologica e socialmente equa.

L’Italia è leader in Europa per la gestione dei rifiuti

Per definire lo stato dell’economia circolare, il Rapporto considera cinque diversi settori: produzione, consumo, gestione dei rifiuti, materie prime seconde e innovazione e investimenti, individuando per ciascuno di questi un set di indicatori, sulla base dei quali è stato attribuito un punteggio e realizzata una comparazione fra le cinque principali economie dell’Unione Europea: Germania, Francia, Italia, Spagna e Polonia.

Quanto alla gestione dei rifiuti, il nostro Paese risulta essere anche quest’anno in testa alla classifica, primo tra le cinque principali economie europee, grazie alla crescita delle quantità di rifiuti trattati e all’aumento delle imprese che si occupano di riciclo, indicando il progredire della transizione verso un’economia di tipo circolare.

Dunque, nonostante alcune criticità, come i ritardi di alcuni territori nella gestione dei rifiuti urbani e una squilibrata distribuzione geografica degli impianti di trattamento, la percentuale di riciclo di tutti i rifiuti è pari al 68%, nettamente superiore alla media europea (57%).

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Per poter riutilizzare il materiale riciclato o rigenerato, è importante che questo soddisfi particolari requisiti qualitativi e ambientali. Inoltre, le potenzialità dello stesso dipendono fortemente dal modo in cui esso viene riciclato. Kiwa, operando nel cuore della società e impegnandosi giorno dopo giorno nel promuovere azioni sostenibili in accordo all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con i suoi servizi di Certificazione di Prodotto e di Sistema, supporta le aziende a determinare la qualità dei propri prodotti rispetto a requisiti definiti da schemi di certificazione internazionali e a garantire che il processo di riciclo sia progettato in modo ottimale.

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