29 gennaio 2021

Sicurezza idrica universale: diamo all’acqua maggiore attenzione.

Nonostante i progressi fatti, la sicurezza idrica universale non può dirsi raggiunta. Solo maggiori investimenti nel settore potranno contribuire a raggiungere gli obiettivi posti al livello globale.

Sicurezza idrica universale

Sebbene siano stati fatti progressi sostanziali nell'aumentare l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici, miliardi di persone, soprattutto nelle zone rurali del mondo, sono ancora prive di questi servizi di base. Una persona su tre non ha infatti ancora accesso all'acqua potabile, mentre due persone su cinque non hanno a disposizione una semplice struttura per lavarsi le mani con acqua e sapone.

L’emergenza sanitaria ha dimostrato oggi più che nel passato l'importanza critica dei servizi igienici, dell'igiene stessa e di un adeguato accesso all'acqua pulita per prevenire e contenere le malattie. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, lavarsi le mani è una delle azioni più efficaci per ridurre la diffusione degli agenti patogeni e prevenire infezioni e virus. Eppure, miliardi di persone sono ancora prive di acqua potabile e i finanziamenti messi a disposizione ancora inadeguati.

L’acqua e la sua gestione, rientra a pieno titolo tra gli Obiettivi Sostenibili delle Nazioni Unite. La sicurezza idrica universale infatti rappresenta il 6° obiettivo di sviluppo sostenibile ONU (SDG6), da raggiungere entro il 2030. Nello specifico, il Sustainable Development Goal 6, vede proprio tra i suoi principali obiettivi, garantire l’accesso universale ed equo all’acqua potabile, che non sia soltanto sicura, ma anche economica.

Tra le azioni necessarie per raggiungere questo traguardo rientra non solo la realizzazione di interventi tesi a migliorare la qualità delle acque reflue attraverso investimenti programmati su fognature e depuratori, ma anche una migliore gestione del Servizio Idrico Integrato che incrementi l’efficienza della rete e il controllo delle perdite.

Infatti, tra le principali criticità rilevate dal Rapporto ACCADUE BY CRESME sull’innovazione e sul mercato delle reti, dei sistemi acquedottistici, fognari e di depurazione in Italia 2018-2020, figurano proprio le perdite idriche, che in Italia al momento superano il 41%. È dunque necessario aumentare l’efficienza idrica entro il 2030 e incoraggiare ancora l’efficientamento della rete, che a fronte di uno scenario tecnologico in forte evoluzione ha ancora delle forti problematicità.

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Kiwa offre inoltre supporto al trattamento delle acque reflue, aiutando a diminuirne i possibili effetti nocivi. 

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