Dati ISMEA: Il settore agroalimentare in crescita nel primo trimestre del 2019.

Ottimi risultati per il settore agroalimentare italiano: la crescita registrata nel 2018 continua anche nel primo trimestre del 2019. Scopriamo nel dettaglio l’analisi condotta da ISMEA e quali sono i fattori che contribuiscono a tale crescita.

Il settore agroalimentare italiano inizia il 2019 registrando dati positivi con significativi tassi di crescita per la produzione, occupazione, export e consumi del settore.

Il contributo all’economia nazionale del settore agroalimentare apre l’anno con un incremento del +0,1% che, seppur piccolo, dimostra ancora una volta come questo mercato sia di primaria importanza per lo sviluppo economico. La fiducia e la qualità dei prodotti agroalimentari è garantita dalle attività di Certificazione da parte di organismi indipendenti come Kiwa, che assicurano un più alto livello di tracciabilità e sicurezza alimentare con la Certificazione ISO 22000 e le Certificazioni DOP, IGP e STG che proteggono le tipicità e le eccellenze del territorio. Inoltre, favoriscono l’attività produttiva promuovendo attività agricole sostenibili e a tutela dell’ambiente.

Il report AgrOsserva di ISMEA evidenzia che l'occupazione del settore aumenta del +5,3% su base annua. La crescita si concentra in particolar modo nell’aumento degli addetti indipendenti del + 10,3%, in aumento del + 0,2% anche il tasso di occupazione dei dipendenti. Aumentano inoltre le imprese agricole a conduzione giovanile (+2,1% su base annua), raggiungendo a fine marzo una quota pari a 53,4 mila unità.

Migliora anche la produzione industriale con un +1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie ad una spinta ottenuta dalle esportazioni di prodotti agroalimentari nazionali. Dopo una fase di rallentamento riscontrata nel 2018, il primo trimestre di quest’anno registra un +5,3%, con un giro d’affari di 10,5 miliardi di euro.

Anche i consumi per i prodotti agroalimentari da parte delle famiglie italiane aumentano, registrando un incremento complessivo della spesa dello 0,8% rispetto all’anno precedente, che seppure lieve assume particolare significato se si considera che il 2018 aveva chiuso con un deciso rallentamento del trend di crescita.

Fonte: www.ismeamercati.it