22 febbraio 2019

Brexit: cosa cambierà e come possiamo prepararci al cambiamento.

Nel caso in cui non si dovesse giungere alla firma degli accordi, il Regno Unito lascerà ufficialmente l’Unione Europea il 30 Marzo 2019. Scopriamo le diverse conseguenze che si verificheranno per le aziende coinvolte e le principali azioni da compiere per prepararsi all’evento.

Brexit: cosa cambieràNel caso in cui non si dovesse giungere alla firma degli accordi, il Regno Unito lascerà ufficialmente l’Unione Europea il 30 Marzo 2019. L’uscita definitiva del Regno Unito provocherà una serie di cambiamenti che influiranno sull’attività di numerose organizzazioni che operano a livello internazionale ed è perciò importante comprendere i principali cambiamenti che derivano dalla scelta presa dal Regno Unito e le azioni da compiere per evitare ritardi e intoppi sull’attività di produzione e commerciale di ogni singola azienda coinvolta.

Le principali aziende “colpite” saranno tutte quelle che producono merci, forniscono servizi in Regno Unito, esportano in UE e viceversa. In particolare, dal 30 Marzo 2019 i requisiti per l’immissione di determinati prodotti sul mercato britannico e dell’UE cambieranno, includendo le disposizioni per la valutazione della conformità, marcatura ed etichettatura.

Per questo, il 2 Febbraio, il governo inglese ha pubblicato il nuovo UK Mark (UKCA) che sostituirà il marchio CE per prodotti come giocattoli e macchinari. È bene precisare però che, qualora il Regno Unito dovesse lasciare l’UE senza un accordo, per un periodo di tempo ancora da determinare, le aziende potranno utilizzare la marcatura CE per i prodotti che soddisfano i requisiti di conformità UE, per immetterli nel mercato del Regno Unito. Ciò includerebbe i prodotti che hanno avuto una valutazione necessaria da parte di terzi effettuata da un organismo riconosciuto dall'UE.

Non ci sono cambiamenti per i prodotti esportati nell’UE che ad oggi dispongono della marcatura CE, utilizzata per dimostrare la conformità ai requisiti normativi imposti per l’ingresso nel mercato dell’Unione.

Per tutti i produttori di beni che richiedono una valutazione di conformità da parte di terzi nel Regno Unito, dovranno, dopo il 30 Marzo 2019, applicare il marchio del Regno Unito (UKCA), rilasciato da un organismo notificato con sede nel Regno Unito. L’Unione cesserà infatti di riconoscere la notifica degli organismi dal Regno Unito utile al rilascio del marchio europeo. Ovviamente se l’azienda produttrice dispone di un certificato di conformità trasferito da un organismo notificato riconosciuto a livello Europeo, non dovrà applicare il nuovo marchio.

Dal 30 Marzo 2019, si verificheranno ulteriori cambiamenti per le relazioni commerciali con il Regno Unito, che saranno disciplinate dalle norme generali dell’OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio), senza applicazione di preferenze. I cambiamenti riguarderanno le formalità doganali: al passaggio del confine, sarà necessario presentare dichiarazioni di trasporto e alle autorità doganali sarà permesso richiedere garanzie. Saranno applicati i dazi per l’ingresso delle merci sia in Regno Unito che nell’UE. Ancora, le licenze di importazione ed esportazione rilasciate dal Regno Unito non saranno più valide nell’UE, così come le autorizzazioni per semplificazioni alla dogana e le autorizzazioni dell’Operatore Economico Autorizzato, rilasciate dal governo britannico.

A fronte di tutti i numerosi cambiamenti causati dalla Brexit, è necessario perciò che le aziende si preparino al meglio per evitare inutili rallentamenti nell’attività.

 

Fonti: https://www.ukas.com/news/publication-of-new-ukca-mark/  -  https://ec.europa.eu/taxation_customs/uk_withdrawal_en

UKCA

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