La prassi UNI/PdR 17:2016 definisce i requisiti relativi ai profili professionali della funzione Risorse Umane delle organizzazioni, individuandone attività-responsabilità e relative conoscenze, abilità e competenze, definite sulla base dei criteri del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF).
Destinatari della certificazione sono tutti i profili professionali della funzione Risorse Umane delle organizzazioni, che desiderano dimostrare al mercato l'effettivo possesso delle conoscenze, abilità e competenze della relativa funzione.
L'evoluzione del sistema competitivo e l'adozione di nuovi modelli organizzativi e produttivi, nel corso degli anni Ottanta e Novanta, hanno accresciuto il rilievo delle risorse umane, rendendo critico e centrale il ruolo della funzione HR e dei processi a essa afferenti.
In questo contesto la prassi UNI/PdR 17: 2016 intende contribuire, fornendo un modello per la pianificazione, gestione, sviluppo e valorizzazione del capitale umano. In particolare la prassi si pone i seguenti obiettivi:
I profili professionali sono stati definiti con riferimento ai quattro centri di competenza delle organizzazioni: Ricerca e Selezione, Valutazione e Sviluppo delle Risorse Umane, Sviluppo Organizzativo e Amministrazione del Personale e Relazioni Industriali.
Essi sono:
I profili professionali sono inoltre individuati secondo un gradiente crescente di complessità che va da un 1° livello "basso livello di complessità organizzativa" fino al 3° livello "alto livello di complessità organizzativa".
La certificazione del professionista permette di dare dimostrazione delle conoscenze, abilità e competenze maturate, coerentemente con profili professionali determinati. I benefici sono sia per il professionista che ha investito nel suo percorso di crescita, che per l'organizzazione, interessata ad individuare la figura più adatta alle proprie esigenze.
Per maggiori informazioni contatta l'Ufficio all'indirizzo mail: certificazione.personale@kiwacermet.it
Per poter accedere al processo di certificazione il candidato dovrà sottoscrivere una dichiarazione sulla propria affidabilità giuridica e onorabilità professionale e dimostrare il rispetto dei requisiti definiti dalla prassi per il profilo di proprio interesse. La prassi UNI/PdR 17: 2016 determina per ciascun profilo il numero di anni di esperienza, il livello di complessità dell'organizzazione presso la quale il candidato deve avere sviluppato la propria esperienza, il livello di istruzione scolastica ed eventuali percorsi formativi specialistici.
L'esame di certificazione si compone di tre prove: una prova scritta, un prova scritta su un caso di studio e una prova orale.
Il candidato deve svolgere le prove nel rispetto di quanto definito di seguito:
La certificazione ha una durata di tre anni dalla data di delibera del certificato ed è soggetta a mantenimenti annuali; al termine del triennio è previsto il rinnovo del certificato.
Il professionista dovrà annualmente produrre e trasmettere a Kiwa Italia le seguenti evidenze:
Inoltre ai fini del mantenimento della certificazione il professionista non deve aver ricevuto da Kiwa Italia nessuna segnalazione scritta in merito a violazioni accertate del codice deontologico.
L'aggiornamento professionale potrà essere relativo a corsi di formazione o aggiornamento, partecipazione a convegni, workshop e seminari (anche in veste di relatore fino a un massimo del 10% del monte ore richiesto).
Quali evidenze d'aggiornamento professionale, saranno ritenute valide anche le dichiarazioni rilasciate dalle Associazioni Professionali iscritte nell'apposito elenco delle associazioni delle professioni non regolamentate, pubblicato dal Ministero della Giustizia.
Al terzo anno ai fini del rinnovo della certificazione, il professionista è tenuto a produrre: