L’uso del marchio collettivo può essere concesso da parte di associazioni, consorzi o enti pubblici ad aziende la cui conformità viene valutata tramite Verifiche Ispettive di Seconda Parte.
Il marchio collettivo non contraddistingue i prodotti di un singolo imprenditore o di una singola impresa per rendere maggiormente distinguibili i propri prodotti. Al contrario, svolge una funzione di garanzia e serve a contraddistinguere prodotti e servizi per la loro specifica:
- Origine: che sia rilevante per la qualità del prodotto;
- Natura: intesa come qualità che un prodotto deve avere in base alle materie prime utilizzate;
- Qualità: espressa nel regolamento d’uso.
La presenza del marchio collettivo dimostra, quindi, la presenza di un sistema di controllo ben strutturato e organizzato. Kiwa è in grado di assistere le associazioni e i consorzi sia nella fase di sviluppo del marchio, che nella definizione del regolamento d’uso, oltre allo sviluppo dei disciplinari di prodotto e dei piani di controllo e nell’esecuzione delle attività di controllo.
I principali vantaggi per i produttori che usufruiscono dei marchi collettivi sono:
- Aumentare la visibilità sul mercato;
- Assegnazione di incentivi.
Esempi di marchi collettivi sono:
- Prodotti a marchio “Tradizioni e sapori di Modena”;
- Marchio Qualità Controllata – Emilia Romagna;
- Marchio Agriqualità – Toscana.